30 gen 2006

Il tempo migliora

Come annunciato (ma l'azzeccano sempre eh!) oggi si e' persino intravisto il sole. Le temperature sono salite (direi sopra la media del periodo), ed abbiamo guadagnato dai dieci ai dodici gradi nel giro di una settimana.
Al lavoro tutto normale, solita giornata mediamente faticosa.
Il we (corto come spiegato sabato) e' stato un po' falsato dal maltempo e dal blocco del traffico di domenica. In compenso sabato sera si e' mangiato e bevuto bene ed in buona compagnia (grazie Mat e Luca!).
Domenica due passeggiate, mattino (sotto una fastidiosa pioggerellina) e pomeriggio.
Pranzo da Gio e serata in casa (tanto per cambiare).
Oggi non ho molto da raccontare, e dopo questo post e le modifiche apportate a quello di sabato non mi resta che il solito controllo degli annunci di lavoro e delle e-mail.
A presto :-)

28 gen 2006

Pensieri e parole

Sabato

Siamo finalmente arrivati a sabato (pomeriggio). Gia', perche' per concludere una sansonica settimana oggi 4 ore di straordinari.
Stasera cena con i "tosi" a Vo'. Era un po' che non toccava :-)
Ancora nessuna nuova da Nik.. Speremo ben! Servirebbe proprio cambiar vita.
Ed ora, per onorare uno degli scopi alla base della creazione del presente weblog, inizio una discussione stile opinionista.

Legittima difesa

Ognuno ha il diritto di pensarla come vuole, di fare cio' che vuole, siamo in democrazia.. bla bla bla..
Allora..
Se ognuno puo' liberamente decidere, colui il quale decide di fare il delinquente DEVE giustamente rendere conto di cio' che fa, esattamente come gli altri. In questa penosa societa' invasa da finti ideali di perbenismo, finta religione cattolica, falso buonismo, chi delinque DEVE pagare. Inutile dire che il codice penale gia' prevede correttamente cosa fare di chi si difenda "giustamente". Non e' assolutamente vero. Ci sono stati processi, e purtroppo anche condanne, per chi si e' difeso. Non vogliamo uno stato di polizia, in cui alle forze dell'ordine sia concesso di sparare (ai delinquenti) ? Bene. Allora lasciamo almeno la possibilita' ai cittadini di difendersi.

Il valore di una vita

Chi (e disgraziatamente sono spesso i finti cattolici e i "noncuranti" di sinistra) parla e ciancia dell'ingiustizia di "spezzare" una vita, non considera che e' proprio chi delinque a macchiarsi di questa colpa, in modo piu' o meno grave.
E visto che abbiamo il libero arbitrio, dobbiamo necessariamente subire le conseguenze delle azioni compiute.
Violenti una ragazza? 20 anni!
Sei minorenne? E' una faccenda che non mi riguarda. Hai commesso un reato da adulto, la pena deve giustamente essere la stessa.
La violenti e poi la uccidi. Sei morto, discorso chiuso! Ti tolgo dalla lista delle spese, per sempre.
E non dopo 40 anni di galera. Una volta accertato che sei il colpevole oltre ogni ragionevole dubbio, c'e' la sentenza. E niente arzigogoli. Un colpo in testa ed uno al cuore. E basta.
Niente camere, sedie, pubblico, manifestazioni, cortei, sfilate, varieta', girotondi etc..
Unica condizione. La certezza del reato e del colpevole.
Errori giudiziari.. Perche', non ce ne sono ugualmente? Quanti processi e' necessario fare per appurare come stanno le cose? A che serve? Per perdere tempo? In modo da far si che ci sia poi qualcun altro a doversi ri-occupare di un processo? Per poterci mettere 10 anni a decidere, e comunque sempre con la possibilita' di un errore, in fin dei conti siamo umani.. !!! ???

La logica delle cose

In Italia (e molto probabilmente in molti altri posti di questo mondo), siamo arrivati a questo paradosso di immobilismo e stagnazione perche' non si vogliono prendere decisioni.. "nessuna" decisione! Rimandiamo, parliamo, chiacchieriamone, sfiliamo in corteo, facciamo un girotondo... (!) Andate a fanc..

Un semplice esempio

Sei senza lavoro.
Allora vai a registrarti al centro per l'impiego (era politicamente scorretto chiamarlo disoccupazione? Ok, sta bene, e' la teoria del bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto).
Dicevamo che sei costretto a fare una prima coda al Centro per l'Impiego, dove registrano la situazione, ti dicono chi si e' rivolto loro per chiedere lavoratori (insomma fanno un po' di scena, per carita', molto educatamente, per concludere che c'e' un esercito di persone in cerca di lavoro, e che quindi bisogna darsi da fare per cercarlo.. Ah, e io che sono venuto a fare qui?).
Se vuoi il "sussidio", con il certificato rilasciato dal CPI, vai all'INPS.
Ok, L'INPS serve a tante cose diverse, in effetti.
All'INPS ti chiedono di presentare una domanda, alla quale vanno allegati una serie di documenti, che e' pressoche' impossibile conoscere (e riuscire a compilare), dato che sono normalmente e per buona parte competenza dell'ufficio personale dell'ultima/e azienda/e presso la/e quale/i si e' stati occupati. Tutto cio' vale chiaramente per i lavoratori dipendenti.

Una questione di scelte

Nota prima di iniziare:
il sussidio di disoccupazione che cos'e'? a cosa serve? a cosa vorrebbe servire?

Caso A
Se come Stato decido che i cittadini che non lavorano hanno bisogno comunque di un sostentamento, e decido di provvedere in tal senso, quando sono occupato non ne ho diritto, quando sono senza lavoro si.

Caso B
Ok, altra possibilita'.
Il sussidio non e' un diritto cosi' semplice, te lo devi guadagnare.
Vuol dire che se in passato ho lavorato, ed ora sono senza lavoro, grazie ai contributi versati ed accantonati, ho maturato il diritto ad avere in una qualche percentuale e per un tempo limitato.

Caso C
(da me ingenuamente dimenticato, ed al quale mi ha fatto pensare una successiva discussione con un collega)
Si tratta, in realta', di una manovra a scopo pubblicitario. Siccome non si vorrebbe dare nulla, per ridurre al minimo l'esborso si complica artificialmente la procedura. In tal modo si spera di far desistere il maggior numero possibile di persone.
Il sussidio non solo non e' un diritto cosi' semplice, ma si cerca di evitare che chi ne avrebbe diritto (Pardon per la ripetizione) possa usufruirne.

Una semplice soluzione

Quindi, se sono un lavoratore dipendente, come tale dovrei figurare in qualche archivio (ovviamente digitale, NON cartaceo: Signore e Signori, in fin dei conti trent'anni fa siamo arrivati sulla Luna!).
E magari tale complicato sistema con codice lavoratore personale potrebbe essere aggiornato in tempo reale ogni qual volta la situazione viene a modificarsi (Signore e Signori, recentemente una sonda ha percorso qualche milione di chilometri, ha recuperato della materia nello spazio, ed e' tornata a Terra!).

Allora.
Ho gia' lavorato. Cambio azienda (per qualsivoglia motivo), la mia posizione di lavoratore passa in carico da un codice (azienda) ad un altro. Cio' significa che sto lavorando. Non prendo il sussidio.

Non sto lavorando. Il mio codice di lavoratore non e' "assegnato" a nessuna azienda. Ergo.. ho diritto al sussidio!

Quindi, automaticamente secondo il caso A, o in modalita' piu' mediata secondo la logica B, lo Stato si occupera' di me per un certo tempo, magari facilitando anche il reinserimento in ambito lavorativo. Per esempio, lo Stato che fa l'agenzia interinale! Tutto pubblico e sotto gli occhi di tutti. Molto difficile!
Il quanto ed il come dare al cittadino disoccupato sono un problema di puro calcolo matematico.
Certo non sarebbe male preoccuparsi di cio' sulla base di quanto stanziabile dallo Stato. Cosi', essendoci i fondi a copertura, almeno non si va ad aumentare il deficit pubblico. In piu', mi permetterei di prevedere accantonamenti di scorta. Sai com'e', magari possono capitare dei periodi di recessione, ed aumenta di colpo ed inaspettatamente il numero dei disoccupati.

Ma allora, dove li mettiamo i dipendenti del settore pubblico che si occupano di presentare tutta la montagna di modulistica (cartacea) necessaria per chiedere una cosa (il sussidio) che (almeno in teoria) lo Stato ha deciso di darmi perche' ne ho diritto? A piantare gli alberi tirati giu' per preparare la modulistica.. mmmm, noo! E come fanno a fare la pausa caffe' nel bosco? E se durante la pausa caffe' fumassero una cicca e appiccassero un incendio nel bosco? Mi tocca stanziare soldi par assumere piu' personale per la vigilanza antincendio.. Cosi' non funziona, proprio no.

Discorso a parte meriterebbe il caso di disoccupati non lavoratori dipendenti, ma lasciamo stare.

C'e' anche chi potrebbe obiettare che esistono persone che lavorano in nero, e non desiderano essere "schedati" come lavoratori, perche' cosi' non potrebbero andare avanti a prendere il sussidio di disoccupazione! Quisquilie..

Il problema, gentili Signore e Signori, e' che e' tutto sbagliato. E non c'e' la volonta' di mettere a posto le cose, perche' comunque ci si muova, si scontenta qualcuno. Certo, poco importa se si scontenta chi si comporta in modo onesto.. laissez faire, laissez passer!
To hell!!! E non mi scuso dello sfogo, sono stato fin troppo buono.

26 gen 2006

Ecce neve!

Come correttamente previsto dal servizio meteo oggi neve, e non poca. Ha cominciato veso ora pranzo a Padova, gia' in mattinata in altre zone.
Al lavoro finito l'ordine estero che mi ha impegnato negli ultimi due giorni e mezzo: diciotto bancali, 702 colli.. Ricordo ancora i dettagli, come la mia schiena, del resto..
Ieri ero talmente malridotto, che non avevo neppure le energie per scrivere.
A cena amici (MariaT e Gianca), Geo torna a Dolo nonostante la neve, e ieri sera visto Gio per il problema al cancello.
Sono in attesa di sentire Nic per il colloquio a Pisa.. Ci spero tanto. Elena non e' piu' li, ha risposto al mio sms. Ora e' a Milano.. Un vero peccato.
Basta per oggi. Notte buona :-)

24 gen 2006

News

Allora.. Mumble mumble.. Oggi sono a pezzi, piu' del solito! Giornata lavorativa devastante (a livello fisico).
Per l'ecocentro forse non se ne fara' nulla.
In azienda contratto prorogato fino a venerdi'.
Sentito Mat e Nik, e parlato con Mirco. Appuntamento in Toscana il 5 e 6 febbraio per colloquio e valutazione.
E se..
Provero' a sentire Elena, con l'occasione.
Per ora, notte buona

23 gen 2006

3, 2, 1, Ignition!

Ed ecco l'inizio.. C'e' voluta una giornata veramente pesante per arrivare a decidermi.

Patti chiari..

Se ci sono commenti, avanti, accomodatevi.
Ma, questo e' il mio personalissimo spazio, quello dove ho deciso di riversare i pensieri che desidero restino. Certo, sono visibili, e discuterne puo' essere fonte di ispirazione e riflessione.

Ecco come siamo arrivati qui.
La mia vita attuale e' piuttosto semplice, ed al tempo stesso incasinata.
A seguito di un infelice cambio lavoro, dopo alcune settimane di incubi notturni, ho deciso di lasciare la nuova occupazione e di rivolgermi (ancora) all'interinale per trovare un'alternativa.
Così, a due passi dai 37, una laurea e varie esperienze, mi gioco la carta del lavoro manuale.
Un lavoro pesante, ma non pericoloso. Sveglia moolto prima dell'alba, venti minuti tra statale e tangenziale, ed eccomi in Z.I.
A volte c'e' traffico persino alle sei e mezza del mattino.. Ma non sempre, per fortuna.