19 feb 2006

Domenica ecologica di carnevale

Titolo lungo.
In realta' non c'e' molto da dire a riguardo.
Oggi tutti a casa per la solita inutile (stupida) iniziativa.
Brutto tempo, nebbia dopo la pioggia violenta di ieri sera.
Poco entusiasmo (e come potrebbe essere diversamente?) riguardo alla ripresa di domattina..
Visto in dvd (grazie play.com) il live di James Blunt alla Bbc: fenomeno!!! Forti emozioni. Un "investimento" ben fatto, ne sono felice.
Scaricato Opera 8.52, ma ancora non mi consente la formattazione del post, purtroppo.
Dopo un paio di settimane a velocita' penosa, negli ultimi giorni la connessione adsl ha ripreso a funzionare decentemente, ed era ora.
I soliti pazzi hanno mostrato il significato delle parole estremismo, intollerenza, fanatismo.
E da noi con grande acume ed ingegno la Cassazione e' arrivata a dare le attenuanti al patrigno violentatore di una quattordicenne che ha gia' avuto rapporti sessuali. E' difficile credere che dietro a tutto questo orrore quotidiano ci sia solo semplice stupidita'

18 feb 2006

Sabato (again)

Beh, e' sempre stato il mio giorno preferito, e sta conquistando ulteriori simpatie..
Il nuovo lavoro e' distruttivo. Riesce ad essere piu' pesante del precedente, e spesso non per il singolo sforzo, ma per la somma di molti.
Sono comunque in buona compagnia. Al di la' della mia attuale situazione, c'e' un sacco di gente che si lamenta, e purtroppo molti sono amici. Ma e' questa diavolo di crisi che non passa, o siamo tutti nella stessa barca piena di buchi?
Stamattina ho sentito Ari, e continua ad essere poco soddisfatta. Collaborare con la Pubblica Amministrazione non deve essere di sicuro facile.
Da parte mia, ci stavo pensando un paio di notti fa dormendo (almeno credo), mi sento come vittima di una violenza di gruppo. Probabilmente dopo le botte e le molestie dei primi i successivi ti trovano un po' insensibile, e sotto shock.. No, non mi e' mai successa una cosa del genere, e che io sappia neppure a persone a me care, per fortuna (avrei ucciso a mano i responsabili, sapendolo).
Non credo di essere mai stato "l'orgoglio di mamma e papa' ", ma penso che attualmente siano decisamente giu' di morale. Il figlio laureato che fa l'operaio in giro stile vagabondi dopo il wall street crash e la crisi anni venti-trenta. Manca solo che mi metta a fare il bracciante..
Non so piu' se riderci o piangerci sopra, ma finche' riesco provo a "tener botta".
Certo, una vita da operaio stile '800, noi del 2006, non sappiamo neanche cosa significhi, per fortuna (debbo dire pero' che comincio ad immaginarmela, magari nei peggiori incubi).

15 feb 2006

Nuovo lavoro

Ed oggi ho cominciato il nuovo lavoro.
Primo giorno, turno diurno, e subito nove ore. Beh, d'altra parte senno' che li pigliano a fare gli interinali?
I colleghi sono piuttosto simpatici e.. spontanei (leggesi un porco ed un respiro).
Il lavoro e' "sufficientemente" faticoso. Continuiamo a risparmiare sulla palestra ;-)
Oggi ho sentito Nic, e non ci sono ancora nuove risolutive da Pontedera. Forse domani.
Piacevole chiacchierata con Giulio al telefono stasera.
Ieri al cinema a vedere Munich. Gran bel film, scene crude, buona regia.
Non che non se lo fosse meritato, ma spiace un po' per la killer, troppo carina!
In bocca al lupo per domani
' notte buona e.. buona vita

13 feb 2006

Bentornato

Se non ho commentato la gita in Toscana i motivi ci sono, ma e' prematuro parlarne (almeno per qualche giorno ancora).
Posso dire di aver mangiato una delle crostate ai frutti di bosco piu' buone della mia vita.. Ho poi avuto il piacere di osservare alcune bellezze (femminili) locali, e sono stato in buona compagnia.
Un breve e piacevole stacco.
A Pontedera ho visto un film che mi ha commosso molto (ed anche spaventato..): Fragile. La storia finisce tragicamente come era purtroppo scontato, ed io ho mezzo allagato la poltrona a forza di lacrime. Yasmin Murphy mi ha ricordato Haley Joel Osment di Sesto senso. Molto espressiva.
Al ritorno sono stato richiamato per un contratto di un (1!) giorno in magazzino, quindi solita proroga di altri due. Questa volta il ritmo e' stato.. semplicemente pazzesco, e rabbioso.
Oggi colloquio presso un'altra azienda per un posto ancora in produzione (sempre interinale).
Portiamo pazienza, potrebbe andare peggio.

5 feb 2006

Tuscia

Oggi, nel pomeriggio, partenza per una due giorni in Toscana.
Sarebbe potuto essere un viaggio entusiasmante, invece parto gia' sapendo che anche stavolta la visione di vittoria non potra' avverarsi (maggiori dettagli al ritorno, ora non si puo').
Mi avrebbe fatto piacere incontrare Elena, ma si e' trasferita a Milano.
La prendiamo come una boccata d'aria in terra straniera, ed al ritorno vedremo se qualche invio CV avra' dato apprezzabili risultati. Non c'e' di piu' che si possa fare? No, non credo.
Iersera cena e festeggiamento Ari (compleanno un po' in ritardo). Pizza e birra sul penoso, l'unica cosa bella del locale sono i lampadari ed un paio di cameriere graziose. Eta' media dei fequentatori, esagerando, sui vent'anni.. Non s'e' neppure potuto chiacchierare come mi avrebbe fatto piacere.
Questa confessione quasigiornaliera sta diventando sempre piu' piacevole. E' un periodo in cui c'e' tempo per pensare. Mi sento cambiato negli ultimi mesi, dacche' ho lasciato il cinema. Piu' profondo, piu' solo, forse poco interessato. La mia sensibilita' e' gia' a livelli eccessivi, ciononostante sono in una fase di maggiore "vicinanza" alla natura. Fisicamente la forma non va male, dovrei curare un po' di piu' il fiato.
Ho ripreso a leggere Il vento e' mia madre. Mi commuove ancora molto.
La mia visione, chissa' quando e se mai?

2 feb 2006

Self Pity

I never saw a wild thing
sorry for itself.
A small bird will drop frozen dead from a bough
without ever having felt sorry for itself.

Non mi fu mai dato di vedere un animale
in cordoglio di se'.
Un uccelletto cadra' morto di gelo giù dal ramo
senza avere mai provato pena per se' stesso.
(D. H. Lawrence)

Roses are red

Roses are red
Violets are blue
Sugar is sweet
And so are you

MV

Dopo aver visto New World ieri, ed averne discusso con Mat a lungo stasera, ho deciso di postare una mail da me inviata tempo fa a GM, creatore del personaggio di Magico Vento (Purtroppo non ho mai ricevuto risposta).
Le nuvole parlanti sono, assieme al cinema, una delle mie grandi passioni.

Mi e' venuta in mente l'idea di dedicare presto un post al grande Bonvi. Ho recentemente letto alcuni dettagli della sua vita che desidero riportare.
Notte buona :-)

Gentile Gianfranco Manfredi,

Seguo Magico Vento dai primi numeri della serie, ed e' questa la prima volta che scrivo.
Sono nato nel 1969, e tra i miei ricordi di bimbo ci sono letture di fumetti Bonelli: Zagor, Comandante Mark, Tex, Mister No.
Crescendo i gusti sono cambiati, ed il panorama delle Vostre pubblicazioni si e' ampliato.
Ho cominciato a raccogliere Dylan Dog, Nathan Never, Dampyr, Gea, Brendon, Brad Barron.
Per anni, terminata l'universita', non ho avuto voglia di leggere un romanzo (troppe letture "obbligate" alle spalle fin dai tempi del liceo). Ho comunque continuato a seguire diverse serie a fumetti, spesso suscitando i commenti divertiti (ed a volte preoccupati) dei miei genitori.
Cosi' come cerco sempre di non essere un turista, ma un viaggiatore, anche se devo percorrere solo un'ora in auto, allo stesso modo la lettura delle nuvole parlanti mi proietta in una dimensione di fantasia in cui vedo muoversi i personaggi tra una tavola e l'altra. Assumono uno spessore che non e' piu' quello virtuale a due dimensioni, e, pur da spettatore, mi permettono di "entrare" nella storia.

In ogni serie a fumetti ci sono storie che, per gusto personale ed affinita' con l'ispirazione di sceneggiatore e disegnatore, restano impresse nel cuore del lettore. Questo, ne sono certo, e' quanto avverra' per il numero 101 di Magico Vento.
Mi ha commosso in particolare l'umana nobilta' di Cavallo Pazzo.
Siete riusciti a farmi avvertire la drammaticita' provata leggendo "Niente di nuovo sul fronte occidentale", o vedendo "La sottile linea rossa", tramite una credibilissima psicologia dei personaggi.
Dopo poco piu' di trent'anni di lettura di varie serie Bonelli, questa volta ho sentito il dovere morale di scrivere per ringraziare le persone che hanno creato "Bandiera bianca".
Buon lavoro

1 feb 2006

The new world

Ed oggi lo spazio tocca ad una mia passione.
Ieri un film al cinema (con Mat, a cui va il mio ringraziamento per la pazienza e per non avermi spinto a scegliere Munich, scelta molto difficile) dopo.. mesi. In effetti qualcosa ho perso, ma come al solito le uscite che piu' incontrano i miei gusti sono situate tra gennaio ed aprile.
Malick non mi ha deluso neanche stavolta. La fotografia e' ad altissimo livello, forse le musiche a tratti mi hanno distratto.
Il soldato Smith e' uno sfigatissimo uomo moderno, perso tra il suo dovere e quello che sarebbe opportuno fare, cioe' buttar via la sua schifosissima vita e mettersi con gli indiani. Avrebbe tutto da guadagnare e nulla da perdere! Chiaramente fa la scelta sbagliata.. Anche gli indiani commettono degli errori, piu' che altro nella gestione dei rapporti con gli europei. Forse, se li avessero massacrati subito tutti.. No, temo sarebbero solo riusciti a posticipare l'inevitabile.
Al solito gli europei sono degli sporchi sozzoni puzzolenti, incapaci di "approfittare" nel senso positivo delle occasioni. L'unica cosa che riesce loro bene e' litigare ed ammazzarsi, o morire di fame e malattie.
C'e' molto di Balla coi lupi e Mission. In particolare il senso di spreco, il rimpianto per l'occasione perduta. Ed e' evidente la mano del regista della Sottile linea rossa, in particolare per i pensieri dei personaggi espressi in silenzio da una voce interiore.
Parecchie comparsate niente male, anche se piu' che altro in ruoli cameo (vedi Savage).

Come riconosciuto da tutti superba Q'Orianka Kilcher, innocente ed ingenua come solo una adolescente innamorata puo' essere. Visto che e' una nativa almeno lei riesce a portare a termine la sua ricerca di equilibrio. Lasciando tutti noi ad ammirarla (ed anche ad invidiarla per il mondo che aveva ma ahime' ha perduto).
Il film non sara' un successone, anche perche' va riconosciuta la tipica lentezza narrativa del regista (come nella Sottile), ed in particolare perche' raramente prove d'autore ricche di profondita' possono piacere al grande pubblico (una eccezione forse e' stata La mia Africa).
Rientrare al Cinecity a Limena come spettatore non e' stato piacevole. Troppi brutti ricordi (ancora molto recenti).