15 giu 2007

Caldo, pioggia etc

Sono un po' svogliato ultimamente..
Afa, poco movimento lavorativamente parlando, qualche weekend con uscite non molto entusiasmanti.
Però ho conosciuto anche delle persone valide e simpatiche, è venuto a trovarmi due volte mio cugino.. Insomma, un periodo così, né carne né pesce.

Ah, ieri il genio del primo ministro (chiamiamolo così), di fronte al semilinciaggio del buon Bertolaso, si è sentito di incoraggiarlo con un paterno atque utilissimo "vai avanti".
Meglio non pensare alle svariate possibilità di completamento della frase.. ed alla probabile risposta del poveretto.
Come ci si può limitare a parlare di sfiducia nei confronti delle istituzioni? Onorevole Napolitano, sarebbe più onesto parlare di disgusto, se non addirittura apertamente di odio.

Per l'emergenza rifiuti, come per ogni problema nel meridione, sembra che l'unica soluzione per smuovere le cose sia mandare l'Esercito, ci avete mai pensato? E non lo dico da settentrionale razzista, tutt'altro. Trovo vergognoso che gli imprenditori del nord abbiano sempre approfittato di ogni occasione per trarre profitto sfruttando il Sud.
In realtà certi industriali hanno usufruito in maniera non particolarmente onesta delle casse statali, indipendentemente dalla latitudine. Vedi, per non far nomi, la nostra favolosa industria automobilistica. Ed allora nessuno s'azzardava a parlare di incompatibilità di cariche istituzionali e professione (pace alla (mal)anima di quel corsaro dell'Avvocato).
Ma chi ha consentito (favorito) tutto questo? Chi concede le dannose e ricorrenti (e distorsive) agevolazioni?
Ricordo quando, ai tempi di Tangentopoli, ci si interrogava sull'attribuire la colpa dei misfatti a politici o imprenditori. Non viene in mente anche a Voi il classico "Chi è venuto prima, l'uovo o la gallina"?
Una classe politica rimasta immutata nonostante tutto dalla fine della seconda guerra mondiale: immobilista, clericale, refrattaria alle innovazioni (che non capisce, o forse delle quali intuisce fin troppo bene il potenziale rivoluzionario) e disonesta.
Siamo così sfortunati da essere messi male solo in Italia?
Certo che no. Ma il nostro Paese, la cui unificazione non è mai stata veramente compiuta, sembra soffrirne più degli altri partner europei (volendo rimanere in zona). Forse è proprio perchè siamo così divisi. Che sia questo il motivo per il quale non si vuol dare voce alla gente, e ridurre il frazionamento del nostro arcobaleno politico, risolvendo il problema dell'ingovernabilità..?