27 nov 2008

Im-moral suasion

In questi giorni, a causa della tormentata vicenda relativa all'elezione del Presidente della Commissione di Vigilanza della Rai, si è sentito molto spesso parlare di moral suasion.
Pur essendo da sempre un convinto esterofilo, ritengo piuttosto.. beh, diciamo buffa, l'abitudine di politici e giornalisti all'utilizzo di termini stranieri al posto degli equivalenti italiani, quando esistenti e funzionali.

Una breve precisazione.
Sia chiaro, limitatamente a certi talenti, vige assoluto il motto Italians do it better.
Purtroppo non ci si può limitare alle cose che facciamo bene, sono troppo poche, e troppe, al contrario, quelle dove brilliamo si, ma rossi di vergogna.
Basterebbe emulare, imparare da chi fa bene.
Con umiltà, intelligenza, creatività. Tutte doti che abbiamo.
Ma in questo no, son un buon duemila anni che non ci impegniamo.

Forse non è politically correct (cioè opportuno e giusto), parlare di truffa e fumo negli occhi?
Perché non fare come negli Us, dove un candidato è, normalmente alla luce del sole, sponsorizzato da lobbies (cioè interessi di parte).
Basta dichiararlo esplicitamente. Cosa c'è di male?
Perché non parlar chiaro, riconoscere che sarebbe necessario ragionare col diretto interessato, convincerlo tramite pressioni e logica, dell'opportunità di agire diversamente?
Ammesso che sia realmente così..

Perché bisognerebbe ammettere quello che non si può dire ad alta voce: cioè che le due camere del Parlamento non sono inutili solo perché doppie, ma proprio inutili e basta.
Le decisioni vengono prese prima, ed altrove, in altri palazzi.
Le lunghe, estenuanti, retoriche (e spesso non frequentate) discussioni, il question time, solo facciata. Chiacchiere.
Capigruppo e dirigenti danno le indicazioni.
Il potere è ed è sempre stato in mano ai partiti.
Certo, spesso ricattati da partitini, movimenti e correnti, è vero.
E questa è, sarebbe.. la democrazia?

Se fossi bravo, veramente bravo a disegnare..
Ho in mente chiara la vignetta relativa a questa ennesima deludente vicenda della nostra penosa politica.
Un D'Alema Capitan Uncino con cappello, benda e gamba di legno, che fa sfilare sulla tavola fuoribordo Villari.
Un Babbo Silvio, con la maglietta di Superman SB, vestito da Santa Klaus, un bel sacco pieno delle classiche banconote verdi, e che apostrofa Hook dicendo, ".. mi consenta, non c'è più la suasion di una volta.." (accento fra il lumbard ed il modenese).
E sotto due piccoli piranha, con le facce di Veltroni e Di Pietro, gli occhietti ed i dentini lucidi.
Per fortuna almeno non ci propinano più quotidianamente il Mortadella.
Magra, ma pur sempre una consolazione.

25 nov 2008

Otto e mezzo

ore 20.45
A Otto e mezzo, in onda su La7, si sta proprio ora discutendo in merito al manifesto oggetto del precedente post.
Presenti alcuni politici, psicologi, etc: solo donne, se non ho visto male.
In generale, nessun particolare problema nei confronti dell'immagine, salvo il fatto di trovare la "vittima" un po' troppo rilassata, e riscontrare un'atmosfera poco violenta.
Dati anche i feedback di alcune persone con le quali ho avuto modo di parlarne, non me ne vogliate, ma comincio a pensare che:
  1. l'immagine fosse rivolta a e pensata per una platea maschile. In effetti avrebbe senso: dovrebbe portare a riflettere noi uomini, potenziali barra reali colpevoli di violenze sulle donne
  2. il testo a corredo dell'immagine, almeno le invitate in studio, non credo l'abbiano letto
Ora dico quello che ci vedo io, giusto per essere chiaro.
Vedo una bella ragazza, con il volto girato di lato: vergogna, negazione, rifiuto.
Due cuscini che, in quella posizione, non fanno pensare ad un momento di relax.
Gambe incrociate: ancora rifiuto e vergogna.

Non vedo nulla di blasfemo in tutto ciò.
Ritengo di essere una persona molto più spirituale rispetto a tanti cosiddetti credenti.
Ed infine, in quanto al testo: a me fa star male dentro.
Pienamente convinto che una donna ha il diritto di poter dire di no sempre, in qualsiasi momento, e consapevole che, per come sono fatti, cresciuti e non educati molti uomini, purtroppo questa scelta può portare a tristi conseguenze.
Tutto il resto.. sono solo chiacchiere e distintivo.

14 nov 2008

Come struzzi

Con la testa sotto la sabbia.
O cavalli coi proverbiali paraocchi.
E fosse solo questo il problema..
C'è ipocrisia, oltre ad assoluta mancanza di pietà e capacità di comprensione.
Ipocriti, bigotti, censori,
burocrazia cattolica, un po' di politici (probabilmente..) arrivisti.
Un bel gruppetto di gente che si sente pervasa dal sacro fuoco.
Li vedo tutti assieme,
eccitati, sguardi folli riuniti a bruciare libri in piazza.
Da un lato e dall'altro della barricata, nei tribunali come nelle piazze a manifestare, due facce opposte ed uguali (e malate) della stessa medaglia.

Against Sexual ViolencePiergiorgio Welby, Eluana Englaro, oggi la polemica per il manifesto milanese della giornata mondiale contro la violenza sessuale.
E basta, diciamocela. Diciamogliela.
Avete veramente rotto.
Mi chiedo, quale componente di questa rivoltante marmaglia sia più pericoloso, i talebani-crociati fanaticamente convinti o i furbi approfittatori che li cavalcano?
Ma forse qualcosa sta cambiando. Spero.
Non so se e quante generazioni saranno ancora necessarie.
Osserviamo con orgoglio quel poco di strada fatta dai tempi dei roghi.
Pur considerando il temibile (e sempre presente) rischio di regressioni, qualche speranza c'è.

Un caro amico mi ha, molti anni fa, attaccato la passione per i Beatles, ed in particolare per Sir Paul McCartney.
Crescendo, ed ascoltando i Fab Four, debbo ammettere che forse i brani che prediligo sono quelli scritti dal compianto George Harrison.
In Imagine c'è però un messaggio, una domanda, una speranza, un concetto a cui spesso penso: Imagine no religion.
Un sogno.


8 nov 2008

Dedicato a..

  • Tutti coloro che affermavano che Mr Obama, President-Elect, fosse di sinistra, e, diciamo.. poco favorevole alle forze armate americane
  • Quei poveri illusi che ci credevano
  • La sinistra italiana ed in particolare il Sign. Veltroni, con le sue altrettanto pie illusioni che il Partito Democratico possa assomigliare all'omologo statunitense
  • Al molto poco onorevole Franceschini, che con le sue recenti buffonate voleva far sembrare che, data la (per carità, forse poco opportuna) battuta del nostro Primo Ministro, l'esercito Usa fosse pronto a nuclearizzare lo Stivale tricolore
  • Al magister elegantiarum Akhmadinejad (ma fammi un piacere! Investi due palanche e fatti fare un paio di completi da un sarto che sia una persona per bene. E, dato che ci sei, spendi due nichelini dal barbiere.. :)
Ecco la risposta ufficiale del futuro Presidente:
Un eventuale programma di sviluppo di politica nucleare da parte dell'Iran e' inaccettabile
Giusto per ribadire il concetto, è:
Inaccettabile anche il supporto al terrorismo
Infine, ieri sera, durante la ventina di minuti di cordiale telefonata fra Obama e Berlusconi, sembra non ci sia stato nessun riferimento all'episodio..
Sarà forse perché avevano da fare con cosette un po' più serie, tipo crisi economica mondiale, recessione ed altre quisquilie.

Non credo che in analoga situazione avrei usato l'aggettivo abbronzato.
Con ciò i giornalisti che han dato peso alla cosa dovrebbero, al massimo, lavorare per settimanali scandalistici, o meglio non lavorare affatto.
Idem vale per i loro direttori.
Al solito, la libertà di stampa sarebbe una gran bella cosa, se chi scrive avesse un minimo di moralità ed obiettività.
Come dire, sull'opportunità che Berlusconi prosegua a fare certe battute, e sull'inopportunità che tanti altri mantengano il diritto di parlare esclusivamente a sproposito, ecco.
Parere personale eh..

5 nov 2008

Yes, They can..

Due sfidanti che concorrono all'elezione di Mr President possono combattere, a volte anche in modo piuttosto cruento, ma alla fine ammettere (immediatamente) che le cose sono andate come sono andate, scambiarsi complimenti ed auguri, dichiarandosi disponibili (chi ha perso), a dare una mano.
In questo periodo, al di là di doverose congratulazioni, abbiamo assistito ed assisteremo a parecchi salti della cavallina.
Posso dire che, nonostante la stima e l'ammirazione che provo nei confronti del senatore McCain, e le mie note preferenze politiche verso destra, fin dal febbraio dello scorso anno mi ero apertamente dichiarato favorevole al suo sfidante. In fin dei conti, personalmente
(finché si rimane in America, da noi è un'altra storia) un partito o l'altro poco cambia.
Anzi, credo entrambi non siano stati poi così aiutati (ed apprezzati) dai rispettivi partiti. Devono essere stati dei bocconi difficili da digerire, rispetto a candidati più politicamente inseriti nei relativi schieramenti.
E per questo li ho sicuramente ancor più apprezzati.

Non so se Mr Obama sarà in grado di realizzare i sogni dei suoi concittadini così come del resto del mondo, o per lo meno di tutti coloro che ancora guardano agli Us come faccio io.
Credo comunque abbia un gran prerequisito per poterci riuscire, che è quello dell'età.
In questo, purtroppo per lui, John McCain era fuori gara.
Peccato non sia stato candidato ed eletto qualche anno fa. Avrebbe potuto fare un buon lavoro.
Oggi mi ha semplicemente commosso durante la dichiarazione in cui si congratulava con il nuovo Presidente. Chissà, forse ha sortito lo stesso effetto nella telefonata fatta al vincitore.

Si, gli Us, gli amici americani, loro possono.
Complimenti e buon lavoro.
Ora attendiamo una nuova innocence.
Yes, You can.