Risposta alla domanda di un’amica, senza peli sulla lingua.
Se non ci fossero tanti inconcludenti appassionati del politically correct, non esisterebbe il femminicidio, la sindaca, la presidenta, ma chi è colpevole di un reato, indipendentemente dalle definizioni, potrebbe e dovrebbe pagare a caro prezzo le proprie scelte.
I criminali spesso imitano delitti precedenti.
Acido, pistole, coltelli, roghi, stupri di gruppo, pestaggi, pietre dai cavalcavia… ma se chi si rende colpevole venisse punito, anche con la morte, queste “mode” scomparirebbero.
Cosa è cambiato con l’introduzione del femminicidio, rispetto all'omicidio?
Cosa è servita la nuova legge sulla legittima difesa?
Quante donne hanno inutilmente denunciato chi le picchiava?
E quante invece, dopo tante botte, trovano modo di difendere chi le tormenta?
Esistono gli esseri umani, di genere femminile e maschile. Mangiano cibo, bevono acqua, respirano aria. Il resto, per me, sono dettagli, spesso inutili se non controproducenti.
Se si vogliono risolvere i problemi non sono gli applausi ai funerali che servono, ma leggi semplici fatte rispettare.
Le vittime, per me, hanno molti più diritti rispetto ai loro carnefici. Chi ciancia da anni di immigrati, hot spot, rotte dei trafficanti, se non fa nulla per risolvere le cose, ha il suo tornaconto. Va rimosso e processato, anche solo per incompetenza.
Se metti gli sgravi fiscali sulle assunzioni degli under 29 non solo non risolvi i problemi dietro alla disoccupazione giovanile, ma rendi impossibile trovare lavoro a chi ha più di 30 anni. E questo è INGIUSTO. Semplicemente.
Per risolvere i problemi di mancanza di lavoro vanno create le condizioni, a livello di educazione scolastica, di tassazione, di investimenti, perché l'economia funzioni.
Il problema è sempre lo stesso: la maggioranza del Parlamento o è costituita da incapaci, o da persone che pongono i propri interessi personali al di sopra di quelli del Paese.
E chi si comporta in questo modo è un traditore.
Punto