Sono mesi che non mi loggo per scrivere qualcosa.
Troppe cose da dire, e non tutte belle.
E' stato un anno veramente pesante, questo 2010..
Ho lavorato veramente tanto, con trepidazione, lunghe attese, aperture e chiusure.
Poi la malattia di papà, il rapido peggioramento, la triste conclusione.
La settimana scorsa abbiamo perso una sorella della nonna, ormai quasi centenaria, e questa settimana un'altra parente che non vedevo da tanto, ma al cui funerale ieri non mi sono sentito di non andare. Avrei tanto voluto rivedere la "zia", la chiamavo così. Era una goccia d'acqua della nonna. Purtroppo non era lucida da molto, mi hanno detto. Me la ricordo così straordinariamente dolce e buona.
Debbo ringraziare, pudicamente ed in modo anonimo, tutti gli amici (ed i parenti) che sono stati così affettuosi, premurosi e.. semplicemente squisitamente intelligenti, per capire questi mesi.
Quando mi si chiede come stia, faccio fatica a dare una risposta.
Giusto qualche giorno fa stavo vedendo un programma, ed ad una battuta ho pensato: "bella questa, dopo la dico a papà..".
Non capisco esattamente cosa mi passa per la testa.. non so ancora se e cosa ho accettato, o realmente compreso.
Sono contento di non essere "arrabbiato", o di non avere la stessa confusione che avevo quando abbiamo perso nonna Teresa.
I rimorsi.. quelli sono, credo, inevitabili.
Questa che arriva, è l'ultima settimana lavorativa prima delle ferie.
C'è sempre bisogno delle ferie, quindi, dire, in particolare quest'anno, è un po' banale.
Vorrei un po' di tranquillità, qualche certezza e soddisfazione in più.
La salute non va malaccio, ma è innegabile che ogni tanto qualche acciacco arrivi.
Speriamo di mettere tutto in fila e.. fix it all. Con calma.
Non ho voglia di correre. Basta affanni per un po', almeno.