8 giu 2009

Elezioni 2009

Anche se i risultati delle urne non sono ancora definitivi, penso si possano ormai trarre le prime conclusioni.
La coalizione di governo tiene, anche se avanza meno del previsto, complice un "mantenimento delle posizioni" del Pdl.
La Lega avanza ancora, superando globalmente il 10% dei consensi (dalle mie parti attorno al 28%, con il Pdl al 29%).
Il centro sinistra del Pd perde, ma come da vecchie abitudini festeggia ugualmente.
L'Italia dei valori raddoppia il precedente risultato, raccogliendo antiberlusconiani e fuoriusciti da sinistra ed estrema sinistra. Hanno indubbiamente il diritto di festeggiare, ma restano comunque in quarta posizione.
I centristi tengono con oltre il 6%.
I risultati delle comunali, molto importanti, non sono ancora noti.

Prime osservazioni.

Il centro destra tiene o avanza (nonostante crisi economica, terremoto, vallettopoli, ecc).
Il centro tiene.
I.. chiamiamoli "contestatori" dell'Idv raccolgono altri scontenti.
La sinistra cede.
L'estrema sinistra ha chiuso, almeno per il momento.
Forse il Pd festeggia perché temeva di fare la stessa fine.

Per poter vincere la sinistra dovrebbe nuovamente raccogliere consensi dai comunisti fino al centro cattolico. Ci hanno già provato, e non ha funzionato.
Da questo punto di vista l'unione di An a Berlusconi è stata un'abile mossa strategica: difficile, dolorosa, ma efficace.
Ha sicuramente creato scontenti e fuoriuscite, ma se il Pdl è così avanti nei risultati, lo deve anche a questo.

Il dato più sconvolgente è, a mio parere, il fatto che quasi un italiano su tre non abbia votato.
Non che non capisca chi, "deluso cronico" o "contro il sistema", si rifiuti di votare..
Il sistema fa schifo (ovunque) e lo dimostra quotidianamente.
Le poche migliaia di privilegiati assieme al loro "indotto" riescono tuttora a condizionare negativamente la vita di oltre 60 milioni di persone.
Di questo sì, hanno motivo di festeggiare.
Non è più tempo di rivoluzioni, ed il potere si autopreserva fin troppo bene.
Proposte:
  • drastica riduzione della burocrazia, localmente ed ad alto livello
  • trasparenza e semplificazione di tutti i processi decisionali ed operativi connessi alla Pubblica Amministrazione (dalle elezioni alle tasse, con ciò intendendo dalla A alla Z)
  • eliminazione del Senato, una Camera basta (ed avanza abbondantemente, così com'è)
  • riduzione del numero dei parlamentari eletti ad un centinaio di persone (ma proprio esagerando)
  • "semplificazione" dei problemi relativi (cioè connessi e generati) alla magistratura
Solo la veloce introduzione di queste soluzioni potrebbe, a mio avviso, metterci sulla strada per risolvere i problemi del nostro Paese.

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