25 nov 2006

Google sotto inchiesta

Segnalo questa interessante discussione nel Forum di Zeus sull'attuale italian Google affair.

Google viene messa sotto accusa per il video sulle molestie subite da un ragazzo diversamente abile da parte di alcuni compagni di scuola.
Chiarisco subito la mia posizione: sono dalla parte del ragazzo, e di Google.
Ed ecco chi ritengo si debba biasimare (e chi si deve vergognare):
- i ragazzi che lo hanno importunato
- i compagni di classe che non sono intervenuti
- tutti i moralisti bigotti che non sanno niente di internet, di Google e, in my personal opinion, di coscienza e responsabilità
- chi fa le leggi in Italia e chi non le aggiorna
- la Magistratura

(Q) Chi ha commesso il reato?
(A) I ragazzi che hanno molestato il loro compagno di classe, e chi ha messo in internet il relativo filmato.

I responsabili sono stati individuati grazie alla irresponsabilità di chi ha filmato, invece di intervenire ed impedire il fatto (o meglio alla stupidità di chi si è fatto filmare, scegliete voi).
Che il video venga uploadato in internet o meno, il reato esiste comunque.
Mi sembra semplicemente folle pensare che ogni filmato in rete venga visionato.
E se il reato non fosse stato l'oggetto principale del filmato, se si fosse intravisto in secondo piano?

Credo che i servizi video sul web siano come delle finestre sul mondo.
Questo gira e ci passa davanti.

Possono esserci panorami più o meno soggettivamente interessanti.
Basta chiudere una finestra ed aprirne un'altra su qualcosa di diverso.


Ma, se vedo un reato, in coscienza devo segnalarlo all'autorità competente, non certo chiudere gli scuri.
Ne', tanto meno, rompere la finestra.

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