Beppe
Caro Beppe, sempre gentile, cordiale e sorridente.
Un uomo del Sud nel migliore dei sensi. Un militare dell'aeronautica d'altri tempi, con anni di servizio negli States, di cui mi ha parlato in occasione di una cena alcuni mesi fa.
Ieri gli abbiamo dato l'ultimo saluto.
Ho assistito alla cerimonia come segno di rispetto nei suoi confronti, e per la figlia Alessandra.
Da quando è morta mia nonna Teresa il rapporto con la religione si è fatto sempre più difficile (non che prima fosse idilliaco..).
Ieri le parole, il tintinnio delle offerte, tutto, mi faceva venire voglia di urlare. Le monete nel tempio..
Detesto la sovrastruttura come e forse più della nostra politica.
Volendo tralasciare (solo per un momento) le notizie che così spesso chiamano in causa appartenenti al clero in crimini a sfondo sessuale, ciò che trovo insopportabile è la mancanza di onestà intellettuale.
C'è chi fa del bene nel gruppo?
E con ciò? Basta questo a renderlo migliore.. accettabile?
No, senza appello.
Ciò che segue è estratto da una mail di qualche tempo fa. L'ho scritta ad un amico, e penso l'abbia presa tutt'altro che bene.
Credo sintetizzi parte di ciò che attualmente è la mia (personale e sindacabile) spiritualità.
Non so.. personalmente credo che o ci sei o non ci sei. Ammesso che l'anima si allontani, dubito si possa trattare di una questione di distanza in termini fisici.
Allontanarsi: metafora. La divinità dovrebbe essere ovunque ed in nessun luogo.
Per questo non credo alle religioni: dal mio (forse immodesto, ma personale) punto di vista non ha senso cercare di dare spiegazioni "umane" a questioni che sono per definizione "ultraterrene". Come possiamo pensare di essere in grado di capire? Ergo, come si può essere così "arroganti" da credere di poterle spiegare a qualcuno e pretendere di essere depositari di conoscenze che non possono che essere inconoscibili.
Meglio allora un semplice "questione di fede", ma solo limitatamente al concetto di Dio.. lontano da tutto ciò che per millenni (milioni di anni) le nostre menti hanno "arzigogolato" sopra la questione.
E' naturale (umano) porsi domande, ma pretendere di avere delle risposte..
Ha senso pensare al sesso degli angeli, al demonio con le corna, e a tutto il resto delle tipiche rappresentazioni occidentali?
Non dovrebbero essere passati i tempi in cui il "colto", per dominare "l'ignorante", gli dava da bere metafore da bambini?
Non mi piace ne' trovo la necessità di una "rassicurante infrastruttura".
Per me è fondamentale comportarsi da brav'uomo in un'accezione di diritto naturale.
Se c'è qualcuno/qualcosa, non è la per apprezzare o meno, giudicare, premiare e punire. Questi sono concetti umani, con i quali cerchiamo di permeare il mondo intorno a noi per renderlo più facilmente conoscibile e comprensibile per i nostri schemi (e quindi limiti).
Un uomo del Sud nel migliore dei sensi. Un militare dell'aeronautica d'altri tempi, con anni di servizio negli States, di cui mi ha parlato in occasione di una cena alcuni mesi fa.
Ieri gli abbiamo dato l'ultimo saluto.
Ho assistito alla cerimonia come segno di rispetto nei suoi confronti, e per la figlia Alessandra.
Da quando è morta mia nonna Teresa il rapporto con la religione si è fatto sempre più difficile (non che prima fosse idilliaco..).
Ieri le parole, il tintinnio delle offerte, tutto, mi faceva venire voglia di urlare. Le monete nel tempio..
Detesto la sovrastruttura come e forse più della nostra politica.
Volendo tralasciare (solo per un momento) le notizie che così spesso chiamano in causa appartenenti al clero in crimini a sfondo sessuale, ciò che trovo insopportabile è la mancanza di onestà intellettuale.
C'è chi fa del bene nel gruppo?
E con ciò? Basta questo a renderlo migliore.. accettabile?
No, senza appello.
Ciò che segue è estratto da una mail di qualche tempo fa. L'ho scritta ad un amico, e penso l'abbia presa tutt'altro che bene.
Credo sintetizzi parte di ciò che attualmente è la mia (personale e sindacabile) spiritualità.
Non so.. personalmente credo che o ci sei o non ci sei. Ammesso che l'anima si allontani, dubito si possa trattare di una questione di distanza in termini fisici.
Allontanarsi: metafora. La divinità dovrebbe essere ovunque ed in nessun luogo.
Per questo non credo alle religioni: dal mio (forse immodesto, ma personale) punto di vista non ha senso cercare di dare spiegazioni "umane" a questioni che sono per definizione "ultraterrene". Come possiamo pensare di essere in grado di capire? Ergo, come si può essere così "arroganti" da credere di poterle spiegare a qualcuno e pretendere di essere depositari di conoscenze che non possono che essere inconoscibili.
Meglio allora un semplice "questione di fede", ma solo limitatamente al concetto di Dio.. lontano da tutto ciò che per millenni (milioni di anni) le nostre menti hanno "arzigogolato" sopra la questione.
E' naturale (umano) porsi domande, ma pretendere di avere delle risposte..
Ha senso pensare al sesso degli angeli, al demonio con le corna, e a tutto il resto delle tipiche rappresentazioni occidentali?
Non dovrebbero essere passati i tempi in cui il "colto", per dominare "l'ignorante", gli dava da bere metafore da bambini?
Non mi piace ne' trovo la necessità di una "rassicurante infrastruttura".
Per me è fondamentale comportarsi da brav'uomo in un'accezione di diritto naturale.
Se c'è qualcuno/qualcosa, non è la per apprezzare o meno, giudicare, premiare e punire. Questi sono concetti umani, con i quali cerchiamo di permeare il mondo intorno a noi per renderlo più facilmente conoscibile e comprensibile per i nostri schemi (e quindi limiti).
Mi spiace per chi dovesse sentirsi offeso.
Ciao Beppe, è stato un onore.
2 commenti:
Molto bella.
Inutile che ti faccia i complimenti per come scrivi, sai già cosa ne penso...
Un abbracciuzz
G
Una sola parola: grazie
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