24 dic 2017

Come ogni anno, Orwell aveva ragione

Purtroppo persone indegne della loro carica pensano che inventando i distinguo tra omicidio e femminicidio e presidente e presidenta la gente creda che i problemi scompaiano.
Notoriamente, se non ti chiami mago Merlino, non è così che si creano uguaglianza e parità, né si riduce il numero di donne assassinate. In realtà cosi non si risolve proprio nulla, ed è questa probabilmente la spiegazione dei metodi adottati: far sì che tutto resti pressappoco com'è.
Delle due l'una: o paghiamo dei mentecatti o ci sono dei ladri scaltri che riescono a portare a casa un lauto ed immeritato stipendio.
Tra poco, passato Natale, il MMAPC (media monotematico allineato politicamente corretto) comincerà a parlare di speranze e buoni propositi, ma anche, tra le righe, di delinquenti che la fanno franca, poveracci che muoiono ovunque, lavoro che non c'è e finti capitani coraggiosi (amici degli amici), di rapporti mafiosi tra le istituzioni e la malavita organizzata, di falso buonismo interessato e fenomeni di povertà confusi e mescolati, ma di cui non interessa a molti trovare reali soluzioni.
I tempi sono maturi: come ogni anno comincio già a sentire Dalla cantare "l'anno che verrà", situazione paragonabile solo a quella di ogni fine agosto con i Righeira e "l'estate sta finendo". Unica eccezione: qualche passaggio domani per "Last Christmas", ma George è morto da poco, e malamente: argomento forse scottante, o dolente... o chissà.
Un sogno per domani: responsabilità delle proprie azioni, processi rapidi, morte ai delinquenti.
SURSUM MINCHIAM, amici, solo sogni...
Felice Vigilia

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