24 dic 2006

Libano, Welby&Happy Holidays

Domani è Natale, per quello che può significare.

Pensa: sei un militare italiano in missione in Libano. E' tutta una presa in giro. E lo sai.
Mentre ti guardi intorno Hezbollah si lecca le ferite e si riorganizza. Lo sanno tutti.
Insomma, non è che ti stai prendendo delle gran soddisfazioni.
Nel più bello arriva il presidente Prodi a farti gli auguri di Buone Feste. Con quel sorriso incantatore, i modi irresistibili e la voce come un urlo di guerra indiano.
E capisci che, anche se non è la Somalia, né l'Iraq, il premio trasferta te lo stai meritando.

Oggi funerali di Piergiorgio Welby.
I piccoli uomini del vicariato di Roma hanno deciso che la cerimonia religiosa, non s'ha da fare.
Ieri Giulio parlava giustamente di mancanza di pietas.
A me però fa pensare a qualcosa di più: vendetta ed esempio.
Ha l'odore dei tempi in cui gli emissari pontifici cercavano i resti dei nemici della Chiesa per bruciarli, per cancellare anche le ossa di chi la pensava in modo diverso.
Se solo potessero.. I roghi forse non sarebbero ancora finiti.

Analizzando con calma la situazione, si potrebbe dire che questa è solo l'ennesima occasione sprecata. L'opportunità di mostrare che i tanti discorsi non sono solo facciata. Parole vuote di chi dovrebbe avere l'universo dentro, e tanta voglia di mostrarlo al mondo.
Ammesso che costoro siano mai stati depositari di un messaggio. Ma sbaglio, o la superbia era considerato un peccato. E come definire la condotta di chi pretende di (auto)definirsi unico intermediario con la divinità?
Pensieri e parole lasciati in mano a così immeritevoli eredi.


One day we'll dance on their graves
One day we'll sing our freedom
One day we'll laugh in our joy
And we'll dance

Quando toccherà a me, spero ci si ricordi che:
  • prelevate pure quello che dovesse risultare ancora utile al mio prossimo
  • preferisco essere cremato
  • Non voglio una cerimonia
  • Non voglio, soprattutto, il camposanto
Il tutto, sperando mi manchi abbastanza per consentire persino al legislatore italiano di lasciarmi libera scelta sul dove riposare :-)
Spargete pure le ceneri in montagna.
O, se ci fosse qualcuno che passa da quelle parti e non è di disturbo, vanno benissimo il Grand Canyon e le Black Hills.


Oggi vigilia di natale. Anche natale è minuscolo, come presidente e vicariato.
Non è certo il primo ad essere sottotono.
Una vigilia non molto allegra, con i problemi quotidiani, in aggiunta ai soliti :-)
Le solite scocciature, discussioni, attese per un domani migliore che non si decide ad arrivare.

Auguri, buone feste

Proprio un post natalizio..

Aggiornamento: i temi di cui ho voluto parlare in questo post mi hanno ispirato spingendomi a scrivere due brevi articoli su Wikio
: Vigilia di un natale minuscolo: Libano e Welby e Una Chiesa distante. Sarò felice se vorrete leggerli, commentarli ed eventualmente votarli.

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