8 apr 2007

Afghanistan: pressioni? E quando mai?

Aggiornamento: è di una ventina di minuti fa la notizia (Fonte Reuters) dell'assassinio da parte dei Talebani dell'interprete di Mastrogiacomo.

Siccome, da parte mia, il fatto che sia la domenica di Pasqua non è motivo per far sconti a chi non se li merita, volgiamo l'attenzione per un momento alla polemica relativa alla liberazione del nostro giornalista in Afghanistan.

Il governo italiano nega ufficialmente di aver esercitato pressioni su quello afgano per lo scambio di prigionieri.

Si tratta del classico segreto di Pulcinella: lo sanno anche i sassi quale sia l'approccio nostrano (e tendenzialmente europeo, con le debite eccezioni) a questo tipo di situazioni.
Trattiamo sempre, anche quando non sarebbe opportuno.
E, per inciso, non è neppure un'esclusiva dei buffoni attualmente in carica.

Certo, questa è una regola che vale solo quando si tratta del rapimento di italiani all'Estero.
Lo Stato Italiano ha, nel nostro territorio, ben altra politica. E lo abbiamo potuto vedere, per l'ennesima volta, solo pochi giorni fa.
Due pesi e due misure. Perché?

Che dire sull'inopportunità che personale civile corra rischi in zone di guerra?
Un conto è che si esponga chi presta opera di pronto soccorso, un altro è che circolino liberamente reporter a caccia di guai non certo inaspettati ed imprevedibili: per sé e per gli altri.
Questo è un problema grave: rende l'Occidente ancor più vulnerabile nei confronti dei terroristi.

Per colpa della piagnucolosa Signora Sgrena abbiamo già perso un brav'uomo in Iraq.
Forse stavolta, a causa di un altro giornalista, verrà coinvolto il negoziatore afgano che ha contribuito alla sua liberazione.
L'autista, invece, non dimentichiamolo, lo hanno già assassinato. E con i classici modi da persone beneducate che utilizzano gli estremisti islamici.
Si tratta di quel particolare tipo di illuminati che, con la loro ignorante furia iconoclasta, hanno fatto saltare per aria i due quasi bimillenari Buddha di Bamiyan.

Si, certo, ora continuiamo a trattare, invitiamoli al tavolo dei negoziati.
Però, per cortesia, facciamoli felici, riservando loro l'ospitalità che si meritano. Tanto, loro hanno le famose 100 vergini ad aspettarli..

Questo post, inizialmente facente parte del precedente Pasqua, è pubblicato con lo stesso titolo su Wikio qui.

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