5 nov 2008

Yes, They can..

Due sfidanti che concorrono all'elezione di Mr President possono combattere, a volte anche in modo piuttosto cruento, ma alla fine ammettere (immediatamente) che le cose sono andate come sono andate, scambiarsi complimenti ed auguri, dichiarandosi disponibili (chi ha perso), a dare una mano.
In questo periodo, al di là di doverose congratulazioni, abbiamo assistito ed assisteremo a parecchi salti della cavallina.
Posso dire che, nonostante la stima e l'ammirazione che provo nei confronti del senatore McCain, e le mie note preferenze politiche verso destra, fin dal febbraio dello scorso anno mi ero apertamente dichiarato favorevole al suo sfidante. In fin dei conti, personalmente
(finché si rimane in America, da noi è un'altra storia) un partito o l'altro poco cambia.
Anzi, credo entrambi non siano stati poi così aiutati (ed apprezzati) dai rispettivi partiti. Devono essere stati dei bocconi difficili da digerire, rispetto a candidati più politicamente inseriti nei relativi schieramenti.
E per questo li ho sicuramente ancor più apprezzati.

Non so se Mr Obama sarà in grado di realizzare i sogni dei suoi concittadini così come del resto del mondo, o per lo meno di tutti coloro che ancora guardano agli Us come faccio io.
Credo comunque abbia un gran prerequisito per poterci riuscire, che è quello dell'età.
In questo, purtroppo per lui, John McCain era fuori gara.
Peccato non sia stato candidato ed eletto qualche anno fa. Avrebbe potuto fare un buon lavoro.
Oggi mi ha semplicemente commosso durante la dichiarazione in cui si congratulava con il nuovo Presidente. Chissà, forse ha sortito lo stesso effetto nella telefonata fatta al vincitore.

Si, gli Us, gli amici americani, loro possono.
Complimenti e buon lavoro.
Ora attendiamo una nuova innocence.
Yes, You can.

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